Poco tempo fa ho subito (mea culpa), cerimoniere Giletti, un disgustoso e stonato scimmiottamento di “Tu scendi dalle stelle…”, dal succo: i bimbi buoni devono chiedere a Babbo Natale di portare in regalo le inoculazioni. Ultimamente fa capolino una pubblicità ministeriale che sembra indorare la pillola, ma il senso è lo stesso: i bimbi buoni, se vogliono passare e far passare a genitori e nonni un Natale senza mortifere preoccupazioni, devono inocularsi. Poco vale che a ruota Rezza aggiunga che ad essere inoculati è meglio siano gli anziani.
Due anni fa da lì si iniziò e oggi lì si rimane: «omnes inoculandi sunt! Aliud non datur!».
Cadute nel vuoto le precise esortazioni del Garante per l’Infanzia di Trento, e le attenzioni per cui in altri Stati si continua a sottolineare come, sulla base di ricerche scientifiche non precotte, si debba andare molto cauti nelle somministrazioni ai minorenni di un farmaco dichiarato non adeguatamente testato.
Intanto si allungano i necrologi di chi, giovane e sano fino lì, muore all’improvviso. Per i nostri scienziati non solo senza spiegazione, ma anche senza pretendere una deontologicamente doverosa ricerca del perché.
Come da copione entra in campo Bassetti, a testa alta e gamba tesa, a dire che gli effetti avversi monitorati da suoi Colleghi, altrettanto o più prestigiosi, sono fake news, sicché al Comune di Genova scientificamente intima – Bassetti versione Telese&C! - di impedire la proiezione di Invisibili, che di tali temi si occupa. Non sia mai che a qualcuno venga un rigurgito di responsabile, umile, umana, intelligente e salutare autocritica, come ha fatto la Danimarca, affiancata da numerosi altri e ora sembra anche, timidamente, dalla responsabile Farmaci della Commissione europea.
Da noi si marcia a testa bassa sullo stesso passo di due anni fa: vigilanza passiva (e propaganda attiva); messa al bando degli anticorpi da guarigione; evitamento delle autopsie; demonizzazione –come per Montagnier e De Donno e tanti altri - di chi sa che la Scienza è conoscenza e ricerca e confronto; linciaggio di chi non si prona.
Buon Natale dunque a questi Consapevoli (vivi e morti) che, come scrisse Umberto Eco di quei pochi Professori Universitari che non aderirono al Fascio, salvarono l’onore di tutti.
Ma io non penso più che qualche decina, o centinaio, o le migliaia di Medici, Psicologi e Sanitari che hanno creduto, e per ciò puniti, nella Costituzione, nei diritti e nella dignità propria e dei pazienti, soprattutto i piccoli, salvino l’onore degli oltre cinquecentomila iscritti agli Ordini.
Penso che siano preziosi perché salvano un seme di Valori perduti, grazie a loro non del tutto. Salvano l’onore di chi in questi Valori crede e per difenderli è disposto a metterci la faccia e a pagare un prezzo: i Valori del primato della Costituzione e della Libertà; quelli del rispetto della Persona e della Deontologia (non quella sfregiata e rimodulata ad usum Delphini dai vari Consigli ordinistici) che mette al primo posto il Cittadino/paziente (derubricato anche dalla Presidente dell’Ordine degli Psicologi di Bolzano –cui sono iscritto e a cui scrivemmo- che ha imposto immediate sospensioni persino a distanza, disprezzando oltre il lecito il pattern di collegamento paziente/terapeuta); quelli per cui Scienza è ricerca di conoscenza e non imposizione ed esercizio di potere; quelli per cui anche se puniti ingiustamente non si fa mobbing verso i Colleghi che guardano con borioso sdegno il nostro giusto tardivo reinserimento. E molto altro.
A questi Colleghi non di sventura ma di onorevole legittima resistenza civile e condivisa va il mio GRAZIE e BUON NATALE, con l’augurio di non sentirsi vittime, ma custodi di beni preziosi che grazie a loro non sono andati e non vanno distrutti, e rimangono a disposizione di tutti.
Io tuttavia oggi voglio fare il cattivo bambino, per una salute a tutto campo, gioiosa e rispettosa della Natura, della Scienza, delle Culture, della Storia, dei Legami, della Solidarietà:
e scrivo la mia LETTERA DI UN BAMBINO CATTIVO A BABBO NATALE
Spero che tu stia bene Babbo Natale, / anche se io mi sento vagamente male,
perché tre virocantori in televisione / per mio regalo hanno chiesto l'iniezione.
E con denti ridenti ma paurosi / vogliono rifilarti di Ursula le dosi.
Aggiungendo come da contratto: / "chi non lo fa sia dichiarato matto!".
E nel presepe assieme alla capretta / mettono in mostra anche la ricetta.
Questa sì è una cosa da Bourl-oni / volere i sieri fin dentro i panettoni!
Eppure la Natura buona e cortese /a noi bimbi dona gratis le Difese
come da tempo Scienziati e Magistrati / confermano con veritieri dati.
Non ascoltare le video-vir-sirene! / Fai correre e volare le tue renne.
Con doni sani antichi e umani, / testati per mille e mille anni,
ci fai felici, ringiovanisci i nonni, / mamma e papà, dimenticato l'ieri,
ci abbraccian con gioiosi lacrimoni.
I "doni" di nostrane stonate sirene / dalli alla Befana finalmente tornata:
lei nonna allegra saggia e perbene / ficcherà l'ago nella chiappa adeguata!