La documentazione che ricostruisce la cronaca è uno strumento fondamentale per il buon funzionamento della memoria e per non offrire alibi a chi preferisce non farla funzionare.
La memoria è una funzione intellettiva fondamentale. Indispensabile per apprendere, per costruire la propria identità, per scegliere i propri percorsi di vita. Ma a volte, per non essere troppo impietosa, preferisce spegnersi: dimentica, rimuove, modifica, camuffa ciò che non piace o farebbe vergognare, “aggiusta” la realtà e ne costruisce falsificazioni. Per questo la documentazione che ricostruisce la cronaca è uno strumento fondamentale per il suo buon funzionamento e per non offrire alibi a chi preferisce non farla funzionare.
16 luglio 2001 prende avvio il Public Forum, il vertice alternativo promosso dal Genoa social forum: sono previsti sette giorni di dibattiti, con interventi e discussioni tra e con quasi cento relatori: accademici, sindacalisti, rappresentanti di organizzazioni non governative e liberi pensatori provenienti da tutto il mondo. Durata prevista fino al 21 luglio. (nota: questo movimento mondiale nasce a Seattle nel 1999 per la prima contestazione ai meeting dei G8)
20 luglio 2001 a Palazzo Ducale di Genova si inaugura il vertice ufficiale degli otto Paesi più industrializzati del pianeta - G8 - Silvio Berlusconi -Italia-, Gerhard Schröder -Germania-, Jacques Chirac -Francia-, Jean Chretien -Canada-, Junichiro Koizumi -Giappone-, Tony Blair -Regno Unito-, George W. Bush -Stati Uniti-, Vladimir Putin -Russia-, a cui si aggiungono la Delegazione dell’Unione europea con il presidente Romano Prodi e il premier belga presidente di turno dell’UE Guy Verhostadt. La conclusione è prevista il 22 luglio.
20 luglio 2001 - ore 17,00 - il portavoce del Movimento Vittorio Agnoletto, accogliendo l’appello del sindaco Pericu, invita con il megafono i manifestanti presenti in Piazza Dante a ritirarsi. Ore 17.57 - “C’è un morto in piazza Alimonda”. È Carlo Giuliani, 23 anni, ucciso da un colpo di pistola di un carabiniere ventenne. Ore 18,30 - Bilancio dell’unità sanitaria: un morto e 85 feriti
21 luglio 2001 - ore 14,00 – in Corso Italia inizia il coreo conclusivo del contro-vertice del Genoa social forum. Partecipanti: circa 300.000 persone. La polizia spezza in due il corteo, iniziano gli inseguimenti e i pestaggi per strada. Ore 23,30 - la polizia fa irruzione nella scuola A. Diaz apprestata a dormitorio per i partecipanti. Sarà un massacro: 66 feriti gravi, 93 fermati e condotti alla caserma di Bolzaneto, dove, a seguito della sentenza della Corte europea di Strasburgo, verranno riconosciuti trattamenti di tortura.
15 marzo 2019 ultimo atto della lunga vicenda giudiziaria che vedrà coinvolti alti funzionari del corpo di Polizia e dei Carabinieri, oltre che vari gradi in servizio. Ultimo atto di quello che Amnesty International definirà:
“La più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale”
(Le citazioni sono tratte da G8/VENTI. Un sogno in sospeso, a cura di F. Montaldo e L. Nizzoli Toetti, emuse, 2021. Ma chi scrive è un testimone oculare)
9 marzo 2020 inizia in Italia il lock down causa Covid-19. Misura adottata a livello planetario-globale.
Ci ricordiamo della cronaca che documenta cosa è successo da lì in poi? Siamo consapevoli che da lì la sospensione dei diritti fondamentali dei Cittadini non si è mai interrotta, anzi è stata “venduta” come necessaria in nome della tutela della salute/sopravvivenza globale?
Joseph E. Stiglitz, economista, premio Nobel per l’economia 2001: “Se vogliamo prendere in considerazione le preoccupazioni legittime di chi ha espresso il proprio malcontento nei confronti della globalizzazione, se vogliamo che la globalizzazione funzioni per i miliardi di persone che finora non ne hanno tratto alcun beneficio, se volgiamo che la globalizzazione dal volto umano diventi una realtà, allora dobbiamo alzare la voce. Non possiamo, non dobbiamo, rimanere in disparte relegandoci al ruolo di semplici e inerti spettatori”
“La guerra moderna, fortemente tecnologica, mira ad eliminare il contatto umano: sganciare bombe da un'altezza di 15.000 metri permette di non sentire quello che si fa. La gestione economica moderna è simile: dalla lussuosa suite di un albergo si possono imporre con assoluta imperturbabilità politiche che distruggeranno la vita di molte persone, ma la cosa lascia tutti piuttosto indifferenti, perché nessuno le conosce.” (La globalizzazione e i suoi oppositori, 2002)
Luglio 2023: guerra, economia, salute, politica alimentare e ambientale sono state fuse in una gestione globalizzata, senza dare ascolto alle voci delle numerose e competenti Cassandre.
Difficile credere alle coincidenze. Erano forse prove generali?